Secondo i dati del Net Zero Tracker, oggi, 151 paesi su 198 hanno già proposto o stanno attuando piani per raggiungere l’obiettivo Net Zero. È un impegno che ha preso forma con l’Accordo di Parigi del 2015 e che coinvolge ormai non solo governi, ma anche imprese, enti locali e organizzazioni di ogni tipo.
Ma cosa vuol dire davvero Net Zero? Significa equilibrio tra le emissioni generate e quelle rimosse o compensate: ogni tonnellata di CO₂ equivalente emessa deve essere bilanciata da una tonnellata rimossa dall’atmosfera con l’obiettivo di ridurre i gas serra che alimentano il cambiamento climatico.

L’equilibrio del ciclo del carbonio sulla Terra è fragile. Il rapporto dell’IPCC già nel 2014 dava un messaggio chiaro: se non riduciamo rapidamente le emissioni, la temperatura globale potrebbe aumentare fino a 4,5 °C entro il 2100. L’unico modo per evitare i danni più gravi è limitare il riscaldamento a 1,5 °C. Per farlo serve un’azione forte e misurabile.
In questo scenario, la Net Zero non è solo una scelta etica o ambientale. È anche una leva strategica, perché oggi sempre più persone sono sensibili alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Di conseguenza, le aziende che riducono le proprie emissioni migliorano la reputazione, attraggono investimenti, ottimizzano i costi operativi e accelerano l’innovazione.
Per crescere e migliorare, anche sul fronte della sostenibilità è necessaria una strategia. Ma nessuna strategia climatica è possibile senza una base solida di dati. La misurazione accurata delle emissioni, inclusi Scope 1, 2 e 3, è il primo passo per comprendere il reale impatto ambientale di un’impresa.
Non si tratta solo di adempimenti, ma di una vera e propria opportunità: capire quali sono le principali fonti di emissione consente di individuare dove intervenire, di fissare obiettivi concreti e di costruire piani di azione credibili e funzionali.
Tuttavia, pur volendo “agire”, spesso le aziende incontrano delle difficoltà nel calcolo dei dati legati alle emissioni:
Serve quindi un cambio di passo, che favorisca un monitoraggio affidabile, integrato, coerente, costantemente aggiornato.
Le norme attualmente in vigore sulla sostenibilità richiedono oggi soluzioni digitali avanzate in grado di gestire grandi quantità di dati e garantire la tracciabilità di ogni azione. Per questo, per molte organizzazioni, strumenti come Excel non sono più sufficienti. È per questo che diventa indispensabile usare dei software per la sostenibilità.
Un software specializzato, infatti, permette di:
Il software ECCO Sostenibile è progettato proprio per rispondere a queste esigenze:
Utilizzare un software come ECCO Sostenibile consente di ottenere vantaggi concreti:
Monitorare e ridurre le emissioni diventa un’operazione meno complessa se si usano gli strumenti giusti. E con ECCO Sostenibile, le aziende possono trasformare un obiettivo ambientale in un risultato concreto e in report affidabili.
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